BULLI STOP: “Michele Menolascina”

“OGNI MATTINA MI SVEGLIO FELICE”

MICHELE È UN ENTUSIASTA DICIOTTENNE CON UNA PROFONDA GRATITUDINE NEI CONFRONTI DELLA VITA E CON UN SOGNO NEL CASSETTO DECISAMENTE FUORI DAL COMUNE.

 

È bello sentire parlare un ragazzo di soli 18 anni con un obiettivo reale trasformato in un sogno nel cassetto. Ammetto che le parole di Michele hanno lasciato in me una straordinaria sensazione di speranza nel futuro. Inoltre ha obiettivi i cui temi sono a me molto cari. Abituata a lavorare insieme ai giovani e a sforzarmi di essere sempre super partes, questa volta mi sono concessa il lusso di entrare in punta di piedi nell’intervista e sentirmi in sintonia con Michele, al quale lascio la parola.

Se dovessi descriverti come ti presenteresti?

Prima di tutto mi sento vivo, vivo e con l’amore negli occhi. Ti riporto il complimento più bello che ho ricevuto: trasmetto passione attraverso il mio sguardo.
Non ti posso guardare negli occhi perché la nostra intervista è telefonica, ma già dalle prime parole scambiate tra di noi ho percepito un grande amore per il prossimo; ma chi è Michele Menolascina?

Un cantante, aspirante agricoltore.

Spiegati meglio.

Il mio nome d’arte come cantante è Menox. Inoltre, frequento Bulli Stop dove ho l’opportunità di studiare canto.
La classe di canto ha un ottimo gruppo di lavoro, insieme realizziamo anche concerti. La speranza è che si possa, prima o poi, tornare a farlo anche in pubblico.

Parlami del sogno dell’agricoltura.

Sto lavorando alla realizzazione di un’azienda che fornisca cibo biologico, rispettoso dell’ambiente e il più possibile a “km zero”. Attualmente la produzione è di pomodori e uva. Vorrei

fare qualcosa per i giovani, per un futuro migliore che preservi l’ambiente in cui viviamo. Il mio obiettivo è proprio quello di aiutare al meglio le persone.
Obiettivo a cui hai iniziato a lavorare su più fronti direi, dato che, oltre ad essere un cantante, studente e agricoltore, sei anche Supporter di Bulli Stop.

Sì, ho conosciuto Bulli Stop grazie al liceo che frequento che si spende a favore della campagna contro il bullismo e che collabora, ormai da anni, con il Centro Nazionale Contro il Bullismo. Ho conosciuto la professoressa Pini e tutto il gruppo che collabora con Bulli Stop, che vorrei ringraziare e a cui sono profondamente grato. Il contributo che vorrei dare è quello di supportare la diversità. Ognuno di noi deve poter alzare la testa, ognuno di noi ha il diritto di ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo.

Quando parliamo di bullismo utilizziamo spesso termini come vittima e carnefice, dando al termine di vittima un’accezione di debolezza. Sei d’accordo con questa affermazione?
Sì, anche se definirei debole pure il bullo. Questi è una persona insicura che cerca di affermare sé stesso attraverso il consenso del gruppo. Afferma la propria personalità screditando quella altrui. Dalle tue parole sembra quasi che tu abbia toccato con mano il problema.

Ho una storia di bullismo alle spalle, sia come bullo che come bullizzato, e ti posso assicurare che mi sono sempre svegliato più felice da bullizzato che da bullo: come bullo mi sono sentito un perdente.

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