IL MIO SOGNO NEL CASSETTO:”Leone Romani”

“IL POTERE MAGICO DELLA MUSICA? TRASFORMARE I PENSIERI IN EMOZIONI”

 

Paura, tristezza, speranza, euforia, inquietudine: sono queste le emozioni che attraversano ogni giorno la vita dei giovani, proprio come accade agli adulti. A differenza di quella dei più grandi, però, la realtà dei ragazzi è principalmente costellata da sogni che rappresentano il motore di ogni gesto che compiono. Diventare adulti, troppo spesso, comporta dimenticare cosa significhi fantasticare sulle mille opportunità che la vita può regalarci. E allora vogliamo dedicare questa rubrica proprio a coloro che continuano a sognare, per ricordarvi che non è mai troppo tardi per sperare, perché nulla può ostacolarvi nel raggiungere il vostro obiettivo.

Intervista a Leone Romani

Di Alessandra Giancola

Leone, raccontaci di te.

Mi chiamo Leone Romani e sono nato a Roma il 9 luglio 1994. Mi definisco un giovane cantautore indipendente che ama comporre e suonare la musica autoproducendosi. Il mio “genere” attinge al cantautorato italiano degli anni ’70- ’80 e al funky soul. Per quel che concerne la mia formazione culturale, dopo aver conseguito la maturità classica, mi sono laureato in Economia aziendale presso la Bocconi di Milano e poi specializzato in Marketing. Proprio durante l’adolescenza, e gli anni di studio in generale, ho sviluppato la mia vena creativa spaziando dal teatro alla scrittura di poesie, rimanendo sempre molto legato alla musica. Ho scritto la mia prima canzone in terza elementare. Contemporaneamente ho intrapreso numerosi viaggi all’estero che mi hanno messo a confronto con altre culture. Queste esperienze hanno lasciato un segno profondo nel mio animo. Ho quindi incanalato la mia sensibilità personale e artistica nella musica, partecipando a vari format del settore come “Amici” e “X Factor”. Ho ottenuto apprezzamenti da artisti come Tommaso Paradiso, Cristiano Malgioglio, Grazia Di Michele e dalla discografica Mara Maionchi.

Queste per me sono le soddisfazioni più grandi, insieme alla prova sul palco di fronte agli amici e al pubblico nuovo. Quali sono i punti di ritrovo con i tuoi fans e quali progetti stai seguendo al momento?

Ho cominciato ad esibirmi sul palco di Spaghetti Unplugged a Roma nel 2018, confrontandomi con artisti emergenti e già affermati come Tommaso Paradiso, con il quale ho suonato live proprio su quel palco. Nell’aprile 2020 ho pubblicato l’album “Magari Poi” che, in questi giorni, ha superato i 150.000 ascolti. L’ultimo lavoro è il singolo “Sabato Sera”, che sta piacendo molto. Ho suonato in diversi locali, dislocati principalmente tra Roma e Milano. Cito alcuni dei luoghi di ritrovo come l’Hard Rock Cafè, il Satyrus, il Monk e Largo Venue a Roma, il teatro Apollo e l’Ostello Bello a Milano. Grazie ai live, stabilisco un contatto diretto con il pubblico, coinvolgendolo nel mio mondo e contagiandolo con la mia grinta. Dallo scorso giugno lavoro anche presso l’emittente televisiva “Gold TV”, nel duplice ruolo di co-conduttore nella redazione e di autore delle sigle del programma “Il calcio nella rete”.

Quali ostacoli hai dovuto superare nel tuo percorso artistico? E hai ancora un sogno nel cassetto?

Sono sempre riuscito a conciliare, seppure spesso con fatica, lavoro e carriera artistica. Se dovessi fare un bilancio degli ultimi 2 anni, per fortuna sono molte di più le soddisfazioni che le battute d’arresto. Tra 10 anni mi vedo suonare allo Stadio Olimpico, al Circo Massimo o in piazza di Siena, luoghi a me particolarmente cari. Mi auguro che l’impegno, la passione e il mio rispetto per il pubblico, mi porteranno a trasformare anche questo enorme sogno nel cassetto, in realtà. Ad maiora!

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