Editoriale: La Deficienza artificiale

Negli ultimi anni, la cosiddetta Intelligenza artificiale ha permeato sempre più settori della nostra vita quotidiana, promettendo comodità, efficienza e sicurezza. Tuttavia, mentre ci affidiamo sempre di più a questa tecnologia, è essenziale considerare i rischi e l’inefficacia associati a tale dipendenza. Dallo smartphone che si blocca facendo perdere preziose informazioni all’automobile elettrica che potrebbe rischiare ritardi o bloccarsi a causa di problemi nel sistema, al nostro conto corrente bancario che potrebbe sparire, alla nostra identità che potrebbe essere clonata ed utilizzata contro di noi sino ad un esercito di droni che in caso di guerra, ucciderebbero senza avere consapevolezza. I pericoli sono numerosi e variegati.

Uno degli aspetti più evidenti dell’inefficacia dell’Intelligenza artificiale è la sua propensione ai guasti. Gli smartphone, che sono diventati estensioni vitali di noi stessi, possono bloccarsi improvvisamente, causando la perdita di dati cruciali e interruzioni nella nostra produttività quotidiana. Ciò può avere conseguenze devastanti, specialmente se si tratta di informazioni sensibili o di lavoro.

Inoltre, nelle automobili l’automazione e l’Intelligenza artificiale presentano rischi significativi per la sicurezza stradale. Sebbene la tecnologia abbia il potenziale per migliorare la guida e ridurre gli incidenti, è suscettibile a malfunzionamenti che possono avere conseguenze disastrose. Un sistema di guida autonoma che si blocca improvvisamente o fornisce informazioni errate potrebbe causare incidenti mortali. Inoltre, la dipendenza eccessiva dall’assistenza di guida automatica potrebbe portare a una diminuzione delle capacità di guida degli esseri umani, rendendoli vulnerabili in situazioni di emergenza.

Al di là delle singole esperienze, l’inefficacia e i pericoli della cosiddetta Intelligenza artificiale possono avere impatti su scala più ampia. L’interconnessione di sistemi basati sull’IA potrebbe rendere vulnerabile l’intera infrastruttura tecnologica e sociale, esponendo le nostre vite a minacce esterne come attacchi informatici e manipolazioni malevole. Inoltre, c’è il rischio di dipendenza psicologica da questo meccanismo apparentemente innovativo che però potrebbe minare la nostra capacità di pensiero critico e di problem solving. Rendendoci sempre più dipendenti dai suggerimenti e dalle decisioni automatizzate, potremmo infatti perdere la capacità di prendere decisioni autonome e di assumerci la responsabilità delle nostre azioni.

In conclusione, al di là degli indubbi vantaggi sarebbe più opportuno chiamare l’Intelligenza artificiale… Deficienza artificiale. Perché il termine deficienza, proviene dal latino “deficere”, ossia “mancanza”, e fa comprendere meglio alle persone proprio la mancata possibilità di poter comprendere ciò che è giusto o sbagliato ed è cruciale riconoscere i suoi limiti e i rischi associati. Affidare la propria vita quotidiana a questa tecnologia comporta il rischio di perdere il controllo, la sicurezza e l’autonomia. È dunque fondamentale adottare un approccio equilibrato, utilizzando quella che viene definita IA come strumento complementare, piuttosto che come sostituto della nostra capacità umana di pensare e agire

Share This

Copy Link to Clipboard

Copy