ENTERPRENEUR: ” Andrea Vannucci”

NATO SOTTO IL SEGNO DEL SAGITTARIO

 

Andrea Vannucci da piccolo voleva fare l’astronauta; parte da lì la sua voglia di esplorare. I genitori gli hanno insegnato a viaggiare, perché nel viaggio è inclusa la conoscenza: imparare lingue nuove, conoscere nuove popolazioni e tradizioni.

Chi è Andrea Vannucci?
“Praticamente sono nato nel turismo. Durante gli studi universitari, parliamo degli anni ’80, ho lavorato nei villaggi turistici del Club Med, come molti studenti di quell’epoca. Per me è stata la prima formazione. Successivamente, tornato dalla Francia, dove ho vissuto per molti anni, ho iniziato a lavorare in aeroporto per alcune compagnie aeree (Aeromexico, Qantas). L’esperienza nel settore mi ha aiutato molto, soprattutto nell’ambito del cosiddetto problem solving.
Terminato il mio lavoro in aeroporto, sono entrato a far parte del team commerciale della Malaysia Airlines, e, a soli 34 anni, sono diventato Direttore commerciale e marketing. In quel periodo la Malesia non era una destinazione turistica molto sviluppata, ma grazie alla collaborazione con l’ente del turismo, siamo riusciti ad ottenere 5 voli diretti dall’Italia (prima erano solo 3, e non diretti). Successivamente sono passato alla direzione commerciale di Hotelplan & Turisanda, dove sono stato per 5 anni, fino ad arrivare a Sporting Vacanze, tour operator leader alle Maldive da più di venti anni, di cui attualmente sono il General manager.”

Il sogno di Andrea bambino si è avverato?
“Diciamo che ho chiuso un cerchio. Il viaggio è il “fil rouge” della mia vita. Sono nato sotto il segno del sagittario e, anche se non credo nell’astrologia, so che il sagittario si distingue per essere “Il viaggiatore” per eccellenza e, considerando che a 3 anni volevo fare l’astronauta, non sono andato poi così lontano. Partendo da un’esperienza con il leader mondiale dei villaggi turistici (Club Med), ho preso centinaia di aerei e accompagnato migliaia di persone in giro per il mondo, sia per viaggi di affari che turistici, accumulando un’esperienza fondamentale per essere per potere, oggi, essere competitivi in questo mercato”

Quali sono le difficoltà più grandi vissute dal tuo settore nel secondo millennio e come sono state affrontate?
“Direi che sono quattro i momenti difficili vissuti nel nostro settore, a partire dalla tragedia dell’11 settembre che ha pesantemente modificato il modo di viaggiare, soprattutto nell’ambito dei controlli aeroportuali. Sicuramente lo Tsunami del 2004, la Sars – che fortunatamente è rimasta circoscritta al mondo asiatico – fino ad arrivare ad oggi, al Covid 19 che sta colpendo il nostro settore in maniera devastante, non paragonabile a qualsiasi altro evento passato.
Sporting Vacanze durante il lockdown ha cercato di mantenere viva la comunicazione, creando una Community su Facebook in grado di “raccontare” agli agenti di viaggio e ai loro clienti i suoi prodotti. Inoltre, poiché “passione” è la mia parola d’ordine, ho dato vita a Passione Italia, play-off di Sporting Vacanze, e abbiamo lanciato due strutture, il Gattopardo di Lampedusa e la Tenuta di Murlo in Umbria.”

Hai nominato la comunicazione; come ti relazioni ad essa?
“I leitmotiv della mia vita sono due, viaggio e passione. Comunicazione significa motivare il tuo team e trasferire la passione per il tuo lavoro. Per il resto, oggi viviamo di comunicazione continua, tanto che il tempo lavorativo si è dilatato; io stesso, a volte, rientro a casa e pubblico una storia su Instagram relativa ai nostri prodotti. I social sono strumenti gratuiti per far conoscere il tuo brand. In pratica siamo diventati tutti delle piccole “Agenzie di comunicazione””.

Parliamo di crisi: ci sono settori che durante le difficoltà soffrono pesantemente e muoiono, e altri, invece, che vedono fatturati in crescita.
“Indipendentemente dai vari settori imprenditoriali, ciò che incide maggiormente è la personalità e l’attitudine di chi dirige un’impresa. Le aziende sono principalmente fatte di persone, il capitale umano è fondamentale. Inoltre, un imprenditore capace deve saper anticipare i tempi, per questo è importante non smettere mai di leggere, informarsi, studiare, aggiornarsi per essere pronto ad affrontare qualsiasi difficoltà. In altri termini, non smettere mai di impegnarsi a fondo nella propria passione. Questo, purtroppo, è il grande limite dei giovani di oggi che vivono in un contesto dove la superfice sembra essere più importante dell’approfondimento (basta pensare ai social). Dovremmo cercare maggiormente di trasferire loro il “gusto” della passione”.

Share This

Copy Link to Clipboard

Copy