L’IMPRENDITORE CHE HA RILANCIATO GLI STABILIMENTI “DE PAOLIS”
di Stefano Mancini
C’è un luogo a Roma dove il tempo ha giocato la sua partita più suggestiva: si è fermato nei fasti del cinema d’autore, ha sfiorato l’abisso della decadenza ed è poi ripartito più moderno e più forte, senza mai tradire la sua anima. Parliamo degli Stabilimenti De Paolis, che dopo essere stati il set prediletto di registi come Vittorio De Sica, Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini, negli anni Ottanta hanno subito la crisi dell’industria cinematografica italiana, finendo nell’abbandono e persino nelle mani della criminalità organizzata. Sembrava la fine, fino a quando un imprenditore giovane e illuminato ha deciso di riscrivere il finale, come nella migliore delle sceneggiature: Daniele Taddei. Giovane e visionario, si è trovato di fronte a un luogo devastato dal tempo e dall’incuria, eppure ha visto oltre e ha riportato gli Stabilimenti De Paolis, ribattezzati da allora “Studios”, alla loro vocazione originale, trasformandoli in un punto di riferimento per il cinema e la televisione non solo italiana, ma internazionale.
Dott. Taddei, cosa l’ha spinta a decidere di investire tutto se stesso in questa opera di rilancio?
Nei primi anni Novanta gli Stabilimenti, dopo il sequestro, erano sotto la tutela dell’amministrazione giudiziaria. A me lo affidò il Giudice Muntoni, con indicazione del dottor Davide Franco, allora amministratore giudiziario, poi diventato patrimonio del Comune di Roma. Avevo poco più di trent’anni e aggirandomi per lo Stabilimento, ormai completamente abbandonato al degrado, ho immaginato di riportarlo ai vecchi fasti, come quando ero bambino e vivevo a pochi passi dagli Studios dove si faceva “il Cinema”, quello con la “C” maiuscola. Mi venne così il desiderio di rilevarli e creare un centro di attività multimediale dove organizzare concerti, rassegne, mostre ed esposizioni.
Esiste una data significativa che segna la definitiva ripartenza?
Assolutamente sì. Il 26 novembre 1996, quando negli spazi che nel frattempo avevamo provveduto a rinnovare abbiamo ospitato una sfilata delle sorelle Fendi, un evento che non solo ha riportato l’attenzione mediatica sugli Studios, ma ha segnato anche l’inizio di una nuova era di attività cinematografica e pubblicitaria. Oggi, grazie a un investimento di oltre 15 milioni di euro, mi permetto di dire che gli Studios sono tornati a brillare.
Quali sono le produzioni più interessanti girate negli Studios?
Mi permetto di dire che sono talmente tante, che anche solo un elenco parziale sarebbe lunghissimo. Siamo fieri di tutte, ma se ne devo citare alcune potrei parlare di film come “Malena” del premio Oscar Giuseppe Tornatore o le serie televisive “Gomorra” e “Romanzo Criminale”. Di recente sono state girate anche scene del film “Maserati”, con Anthony Hopkins, Andy Garcia, Jessica Alba e Maya Talem, e alcune scene di “Vita da Carlo”, con Carlo Verdone. Anche il mondo della pubblicità e della moda ha trovato nei nostri spazi un punto di riferimento, con spot di lusso come quello per Chanel N°5 diretto da Luc Besson. E poi anche tante grandi produzioni televisive: dagli show di punta della Rai e di La7, come “Tale e Quale Show”, “DiMartedì” e “Propaganda Live”, a eventi esclusivi per brand di prestigio: Fendi, BMW, Porsche a Technicolor.
Parlando di Studios, tutti pensano subito a film, serie tv e programmi televisivi. Ma esiste un mondo molto più grande dietro, giusto?
Esattamente. L’immagine che arriva all’esterno sono i set scintillanti di film di grandissima caratura e le serie tv più viste, ma esiste anche un cuore pulsante che batte dietro le quinte: un’infrastruttura pensata per soddisfare ogni esigenza produttiva, dagli oltre 70 uffici di varie dimensioni, agli spazi amministrativi; dai camerini progettati per offrire agli artisti un ambiente accogliente e funzionale, alle ben sei sale trucco, moderne e luminose. Fiore all’occhiello, poi, mi permetto di dire, è anche il reparto di falegnameria, un laboratorio di 550 metri quadrati dotato di macchinari all’avanguardia, dove esperti artigiani e giovani talenti collaborano per realizzare scenografie su misura, recuperando la tradizione della storica De Paolis e combinandola con le più moderne tecnologie. Il tutto senza dimenticare il magazzino di fondali e i teli scenografici, inclusi blue e green screen.
E so che ora si parla anche di una mostra mercato dedicata al cinema…
Ne organizzeremo a breve una rivolta principalmente ai collezionisti di cimeli cinematografici: con attrezzature di scena, macchine da presa, poster e perfino giocattoli che possano essere in qualche modo collegati al mondo del cinema.