ESERCITO ITALIANO:”Michela Moioli”

 

Intervista a Michela Moioli :“Conquistata la Coppa del mondo, oggi sogno la medaglia olimpica”

 

 

Regina dello snowboard cross, Michela Moioli, caporal maggiore del Centro Sportivo Olimpico Esercito, è la prima donna italiana ad avere conquistato il titolo di campionessa del mondo in questa specialità. Determinata più che mai a fare di questo quadriennio sportivo il suo nuovo capolavoro, non ha alcuna intenzione di adagiarsi sugli allori: “Non ho voglia di regalare niente a nessuno” ci racconta.

 

 

di BEATRICE GENTILI 

 

Michela, cosa significa per una giovane atleta di soli vent’anni vincere la coppa del mondo?

Sarò sincera, non è facile affrontare un tale carico di responsabilità. Sono riuscita a tirare il primo sospiro di sollievo solo da poco, dopo aver conquistato ancora una volta il podio nella coppa del mondo a Solitude Mountain, in Utah. Ora posso dire di essermi tolta un peso: avevo bisogno di una conferma, di sapere che dopo il 2016 ero ancora tra le più forti. La parte più difficile nel raggiungere un grandissimo risultato è sapere di doversi ripetere.

 

Cosa ricordi del tuo primo trionfo a Baqueira Beret?

L’istante in cui mi hanno dato la coppa in mano. Ci speravo ma soprattutto ci credevo. Avevo una sorta di sesto senso in positivo: provenivo da un’ottima stagione a livello di preparazione e l’aiuto della Federazione e del Centro Sportivo Olimpico Esercito, sempre presenti dietro le quinte, mi ha assicurato le condizioni per competere nel migliore dei modi. La Sezione Sport Invernali del Centro Sportivo Esercito, inoltre, fin da quando sono entrata a farne parte, mi ha sostenuto sia dal punto di vista economico che psicologico. Grazie a coloro che la compongono ho preparatori, fisioterapisti e tantissime strutture a mia disposizione. Sono la mia seconda famiglia.

 

Com’è iniziato questo percorso sportivo che oggi ti sta portando a raggiungere un successo dopo l’altro?

La mia famiglia è sempre stata legata alla montagna e, fin da piccola, mi sono avvicinata alla neve mettendo ai piedi gli sci, finché, su suggerimento di mia madre, ho deciso di provare la tavola da snowboard. Da quel momento è diventata la mia passione e, gara dopo gara, è arrivata a diventare la mia vita. Riuscire a trasformare ciò che si ama nel proprio lavoro è la fortuna più grande che possa capitare a una persona.

 

Qual è stato il momento in cui hai compreso che lo snowboard cross sarebbe stato il tuo futuro?

 È una consapevolezza che ho raggiunto gradualmente. Quando sono entrata in Nazionale, a 16 anni, non ero ancora cosciente di ciò a cui stavo andando incontro. Ricordo che all’inizio non è stato semplice: i continui viaggi, la difficoltà nel gestire l’impegno scolastico, le rinunce, tra cui recentemente quella a proseguire l’università. Questo sport, però, mi ha sempre regalato tanto altro. E non escludo in futuro, almeno per quanto riguarda lo studio, di riprendere in mano i libri per conseguire la laurea in Scienze Motorie. Mi piacerebbe insegnare e preparare atleticamente le nuove leve dello snowboard.

 

Come sei riuscita a gestire tutte queste difficoltà ad appena sedici anni?

Ogni atleta forte ha alle spalle una grande famiglia che lo supporta. E io posso dire di essere molto fortunata sotto questo aspetto. Mia madre sin dagli inizi, soprattutto nei momenti bui, mi è sempre stata vicina. Anche lei per un periodo aveva iniziato a gareggiare sugli sci. Ho realizzato in parte anche il suo sogno e probabilmente senza di lei non sarei qui. La mia più grande sostenitrice, però, resta mia nonna.

 

C’è chi ti definisce il presente e il futuro dello snowboard italiano. Tu che obiettivi ti sei prefissata a breve e a lungo termine?

 Qualunque atleta sogna la medaglia alle Olimpiadi e lo stesso vale per me. Non voglio e non posso, però, concentrarmi solo su questo, perché come tutti sappiamo si tratta di una gara che si disputa ogni quattro anni. Il mio obiettivo per il prossimo quadriennio è continuare a salire sul podio e quest’anno gareggerò ai mondiali. Non ho intenzione di adagiarmi sugli allori ma soprattutto non ho voglia di regalare niente a nessuno.

 

Un consiglio alle giovani leve dello snowboard cross.

 Innanzitutto divertitevi! Non ha senso avvicinarsi a uno sport con troppe pressioni. E poi iniziate ad allenarvi bene fin da giovani: a mie spese ho imparato cosa significhi non aver fatto un training valido. Un buon allenamento di base fa la differenza sulla pista!

Share This

Copy Link to Clipboard

Copy