COPERTINA LEI: nov/dic 2016

Annagloria Danese

be different magazine

 

Solare, estroversa e intraprendente, Annagloria, nonostante la sua giovane età, è già proiettata verso il futuro, ma non dimentica di dare importanza anche al qui e ora. Oggi, infatti, si gode i suoi sedici anni, un’età che, come lei stessa ci confessa, rappresenta un periodo importante della sua vita. Il suo sogno nel cassetto? Volare fuori dall’Italia, negli Usa, per poter coltivare la sua passione per la moda: “Studiare all’estero, ad oggi, è una grandissima opportunità” ci spiega.

 

 

Raccontaci di te.

 Sono Annagloria Danese, ho 16 anni e frequento una scuola inglese. Mi piace fare sport e la moda rappresenta una delle mie più grandi passioni. Ho fatto per molto tempo sia hip-hop che danza moderna, ma da un anno e mezzo ho dovuto smettere per dedicare più tempo allo studio.

 

Come mai hai scelto proprio un liceo inglese?

 Credo che possa aprirmi più strade, facilitandomi nel trovare lavoro all’estero. È stata una scommessa su un futuro migliore, in cui essere agevolata anche nella comunicazione con persone provenienti da altri Paesi.

 

Deduco che tu, come tanti altri giovani, abbia intenzione di allontanarti dall’Italia. Non credi che questo trend possa portare il nostro Paese sempre più in basso?

Studiare all’estero, ad oggi, è una grandissima opportunità, perché le condizioni sono più favorevoli rispetto a quelle che ci vengono offerte qui. Il mio desiderio, per esempio, sarebbe quello di poter fare l’università a New York, studiando moda e design. Se coloro che hanno fatto esperienza all’estero tornassero in Italia per dare il loro personale contributo, mettendo al servizio del Paese tutto ciò che hanno imparato entrando in contatto con altre culture, credo che questo, piuttosto che portarci più in basso, potrebbe invece rappresentare un’opportunità per migliorare l’Italia.

 

Qual è il tuo motto?

“Cerca sempre un attimo che valga una vita”.

 

Attualmente sei iscritta a un’agenzia di moda. Cosa ti piace di questo settore?

 Credo che sia un ambito particolarmente affascinante. Ti ritrovi catapultata in un contesto particolare, tra prove di abiti e scatti fotografici, ed è davvero divertente. Ho iniziato facendo delle foto per Subdued e da lì, poi, ho avuto modo di collaborare anche con altri marchi come la Pickwick, facendo diverse esperienze. Mi piacerebbe trasformare questa passione nel mio lavoro.

 

Secondo te quanto conta il talento e quanto la bellezza?

 La bellezza è importante perché rappresenta il primo biglietto da visita, ma con questa non si intendono necessariamente i classici canoni estetici della perfezione. È pieno di esempi di modelle particolari, magari con qualche difetto, ma che proprio per questo colpiscono il pubblico. Anche il talento gioca un ruolo importante: la naturale predisposizione facilita il lavoro. Una brava modella deve saper posare bene ed essere capace di catturare l’attenzione anche con i piccoli dettagli.

 

Tu che rapporto hai con il tuo corpo?

 Cerco di stare attenta al mio regime alimentare ma non sono schiava della dieta, anzi! Sono golosissima, soprattutto di dolci. Se davanti a me trovo un pezzo di cioccolata o una buona cotoletta, non ci penso due volte prima di mangiarla.

 

Quali sono i dieci minuti della giornata a cui non rinunceresti mai?

 Quelli prima di svegliarmi per andare a scuola: gli ultimi istanti di sonno sono essenziali (ride, ndR).

 

Che nome daresti a questo capitolo della tua vita?

 “Crescendo”: questo è un periodo importante per me. Ogni giorno ho l’opportunità di imparare cose diverse e so che il giorno dopo sarò diversa dalla persona che ero un momento prima.

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